Archive for 9 gennaio 2010

h1

I salti nella disciplina del libero

9 gennaio 2010

E’ dall’età di 4 anni che eseguo la disciplina del singolo nel pattinaggio artistico a rotelle, quindi credo di potermi permettere di darvi qualche consiglio in merito! 😉

Come ho già accennato nel post dedicato alle discipline del pattinaggio artistico a rotelle, il singolo è diviso in due parti: gli obbligatori e il libero. Ora ci occuperemo di quest’ultimo!

Il libero consiste nell’eseguire individualmente un programma di difficoltà a ritmo di musica, abbellito da passi di danza e movimenti armoniosi che noi chiamiamo “passaggi”.

Le difficoltà del singolo libero si dividono in:

  • salti
  • figure
  • trottole
  • passaggi di piede

In questo post vi parlerò dei salti.

Quando si insegna a un bambino, o comunque a qualcuno che non ha mai praticato lo sport del pattinaggio, a saltare in aria lo si fa dicendogli di eseguire il salto a piedi uniti. Solo successivamente viene insegnato a fare mezzo giro in aria, sempre a piedi uniti, chiamato mezzo giro. Solo arrivati a questo punto si è pronti per partire con i salti “veri e propri” che sono:

  • salto del 3 (o semplice)
  • toe loop
  • salchow
  • flip
  • thoren
  • lutz
  • rittberger (o più comunemente “ritt”)
  • thouren
  • axel

La difficoltà di questi salti varia a seconda dei giri effettuati in aria. Si possono infatti effettuare salti doppi, tripli e persino quadrupli.

Ciascuno di questi salti può essere effettuato singolarmente o in combinazione con un massimo di 5 salti in un’unica catena.

Attenzione però! Il secondo salto deve essere obbligatoriamente un ritt, un toe loop o un thouren. Quest’ultimo è l’unico salto che permette di atterrare con il piede sinistro (o con il piede destro per i mancini).